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Chi siamo

Benvenuti in Isolario Edizioni, la casa editrice che, pur nascendo nella tranquilla provincia di Bergamo, ha lo sguardo rivolto al mondo. Siamo convinti che ogni grande storia sia un'isola da scoprire:

noi siamo qui per mappare queste nuove terre narrative

e portarle fino al lettore, con cura e dedizione.

Il logo della Isolario Edizioni affonda le sue radici nel 1557:

un capolettera istoriato tratto

dal volume Le imagini delle donne auguste intagliate in istampa

di rame  di Enea Vico, incisore originario di Parma. L'immagine, che accompagna la scheda di Strabonia, ritrae la lettera "I" sovrapposta alla figura di Giunone che conduce un cocchio trainato

dai suoi simbolici animali, i pavoni.

enea vico donne.jpg
Logo Isolario.png
L'editore

Guglielmo Manitta, direttore della Isolario Edizioni, saggista, si occupa principalmente di fotografia ottocentesca e di storia della scienza. Collabora con le riviste Letteratura e Pensiero e Il Convivio ed è autore di numerose ricerche e monografie. Tra i suoi volumi più recenti si ricordano: Emilio Maza. Un fotografo italiano nell’Europa dell’Ottocento (1824-1890), (2025); Storia e origini della fotografia. Dalla camera oscura alle conseguenze dell’annuncio di Daguerre (1500-1839), (2024); Raffaele Vittorio Matteucci. Un vulcanologo marchigiano sul Vesuvio (1862-1909), (2023); L’eruzione di Vulcano del 1888-1890 nelle Isole Eolie. Il carteggio inedito tra il Governo Crispi e la Commissione scientifica (Silvestri, Mercalli, Grablovitz), (2018); Orazio Silvestri e la vulcanologia dell’Etna e delle Isole Eolie”, (2017); L’eruzione dell’Etna del 1879 problema dell’Italia unita, (2016). Ha curato, inoltre, l’album fotografico di Tommaso Tagliarini contenente 22 immagini inedite sull’eruzione dell’Etna del 1879: Etna - Eruzioni e terremoti del maggio-giugno 1879, (2017). Nel 2024 ha curato il manoscritto illustrato del codice seicentesco “Palatino 1132 striscia 1318” della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze: Diario di quanto è seguito nel viaggio delle cinque galere del Serenissimo Gran Duca di Toscana fatto in Levante sotto il comando dell’Illustrissimo Signor Generale Lodovico da Verrazzano l’anno M.D.C.XXXX”. Nel 2025, infine, ha pubblicato il romanzo storico L’ultimo grifone del ducato, ambientato a Parma nella metà dell’Ottocento sullo sfondo dell’invenzione della fotografia e dei moti rivoluzionari.

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